Dopo due giorni dalla notizia bomba noi di Retrofootball® ci sentiamo di dire la nostra sulla nuova maglia della Juventus, che Adidas ha scelto di produrre senza più le strisce che campeggiavano dal 1902 e diidividerla completamente in due, con una righina verticale rosa in mezzo.

Eh già, perchè il rosa è l’unico dettaglio Retrofootball che si è scelto di inserire…La Juventus infatti nacque giocando con una camicia rosa, e passò dopo pochi anni al bianconero per un errore di un mercante inglese che mandò ai torinesi le maglie del Notts County invece di quelle Del Nottingham Forest, maglie alle quali la società si voleva ispirare.

È chiaro che la strategia della Juventus è sempre piu quella di rivolgersi ai mercati più abbienti e ampli extra europei, dove il calcio è visto come uno show e dove manca il culto per le tradizioni antiche di questo sport, tipiche di noi europei. In questi mercati, i tifosi non sono visti come tali, ma sono visti come fans, come consumatori, come clienti. Il fatto di non essere cresciuti con questo sport, di non esserci avvicinati con la innocenza di un bambino che scendeva a giocare al campetto o per strada, li rende target più appettibili per le strategie di marketing attuali. Per esempio, negli Stati Uniti la nuova maglia 2018/19 con Ronaldo sulle spalle si è venduta tanto ma non tantissimo, perchè una maglia a strisce bianconere è solitamente indossata dagli arbitri.

La Juventus ha iniziato quest’opera di rinnovamento del suo stye per rendersi più appettibile in questi nuovi mercati già due anni fa con il lancio del nuovo logo, molto più fashion dell’antico, ormai troppo anni 90. I tifosi, quelli veri, all’inizio riluttanti, si sono pian piano abituati e alla fine mezzi convinti, ma oggettivamente la maglia è la maglia... Infatti, le prime reazioni e i primi sondaggi hanno dato pollice decisamente verso.

Abbiamo letto opinioni molto contrastanti in questi due giorni. I professionisti di marketing sportivo si sono detti a favore di questo rinnovamento, indispensabile per mantenere quanto più possibile il grandissimo boom di vendite di quest’anno causato dall’arrivo di Ronaldo, e che serve appunto per far fruttare questo investimento. Anche a un tifoso doc come Mughini non è dipsiaciuta la novità. Molti altri si sono manifestati come assolutamente contrari. Tutti i maggiori blog specializzati della Juventus, dove gli autori sono tifosi vecchio stile, e soprattutto il grande Fabrizio Bocca, che si è scagliato nel suo blog contro l’ansia di stupire continuamente che hanno le grandi società di calcio, di stravolgere il passato, per fare creazioni sempre più strampalate, che si dimenticano dopo un anno, che nessuno può permettersi di collezionare, per sè o per i propri figli. Fra l’altro, conclude, tutte queste innovazioni stimolano ancora di più il mercato nero.

Noi di Retrofootball solamente facciamo notare che il calcio è diventato lo sport più seguito del mondo proprio per l’immenso spirito d’identità che ha saputo generare nelle masse, e che quindi bisognerebbe fare attenzione a non pugnalare totalmente questa essenza primordiale.

I tifosi più nostálgici, comunque, possono comuqnue continuare a sfoggiare con orgoglio le maglie tradizionali della Juventus, le maglie che durano per sempre, grazie alla gamma vintage ufficiale sempre disponibile su Retrofootball®. Vi lasciamo con un esempio di quella che è stata forse la maglia più significativa della storia bianconera.