Ricordiamo Roberto Baggio principalmente per le sue prodezze con la maglia della Juventus e della Nazionale Italiana, ma non bisogna dimenticare i suoi inizi, quando vestì la maglia della Fiorentina.

Il rapporto con i tifosi viola è stato complicato, per via della sua cessione agli acerrimi rivali della Juventus nel 1990 (16 miliardi di lire più Renato Buso). Rivolta in piazza contro i Pontello con scontri e feriti, e parecchi insulti per il Divin Codino a Coverciano, nel ritiro della Nazionale.

Baggio comunque non aveva dimenticato i colori viola, tanto che quando tornò all’Artemio Franchi con la maglia bianconera nella stagione 1990/91, si rifiutò di tirare un rigore: la scusa che tirò fuori era che il portiere Mareggini lo conosceva bene, però è probabile che non se la fosse sentita. In quella stessa partita, quando fu sostituito da Gigi Maifredi, i tifosi gli tirarono una sciarpa viola che raccolse e si portò negli spogiatoi. Anche qualche mese prima, durante la sua presentazione, fece un gesto che dimostrò la sua sensibilità verso la Fiorentina: gli misero addosso una sciarpa bianconera in conferenza stampa ma lui non se la volle mettere, era ancora troppo presto…

I tifosi della Fiorentina sono divisi su come ricordare Roberto Baggio, ma ci sono sicuramente alcuni tifosi e bloggers della Fiorentina Calcio che hanno un ricordo positivo.

Roberto Baggio giocò nella Fiorentina per 5 anni, dal 1985 al 1990, ma i primi due anni furono un autentico calvario. Viene acquistato dal Vicenza per 2,7 miliardi di lire, però due giorni prima della firma del contratto si infortuna gravemente. La Fiorentina può annullare l’operazione di mercato ma crede in questa promessa di 18 anni e non lo fa. Il primo anno Roby gioca principalmete con la Primavera, (esordendo nel Torneo di Viareggio nel febbraio del 1986); con la prima squadra scende in campo solo in Coppa Italia . L’esordio in Serie A arriva solo la stagione seguente (settembre 1986), con la Sampdoria. Ma pochi giorni dopo arriva un nuovo infortunio al menisco, che lo costringe ai box ancora per buona parte delle stagione. Però quando torna è già decisivo, con uno splendido gol su punizione contro il Napoli che vale il pari e la salvezza matematica della Fiorentina.

Finalmente, nella stagione 1987/88, Baggio esplode in Serie A, visto che potè giocare tutta l’annata senza quasi problemi fisici. Chiude l’anno con 34 presenze e 9 gol, di cui una perla a San Siro, quando la Fiorentina sconfisse per 2-0 il Milan di Sacchi. Acora meglio nella stagione 1988/89 con Sven Goran Eriksson in panchina e con Borgonovo come compagno d’attacco: 15 gol in campionato, 9 in Coppa Italia. La copia B2 segna 29 dei 44 gol totali della Fiorentina in quella Serie A. La Fiorentina arriva settima, che voleva dire spareggio contro la Roma per entrare in Coppa Uefa: la Fiorentina lo vinse grazie a un gol di Pruzzo su assist di Baggio.

Baggio contro Maradona

Già nell’estate del 1989 le grandi squadre italiane erano in grande pressing su Roby, ma i Pontello resistettero e fecero bene. Miglior score in campionato nel 1989/90, con 17 gol, superato solo da Van Basten in classifica cannonieri. La Fiorentina arrivò solo a metà classifica ma fece una grande Coppa Uefa, dove perse in finale contro la Juventus. Baggio segna due gol in quell’avventura europea, ma decisivi per eliminare prima l’Atletico Madrid e poi la Dinamo Kiev.

E poi, già ve l’abbiamo raccontato: il trasferimento in bianconero, gli insulti di Coverciano che non gli impedirono di preparare al meglio le grandi Notti Magiche di quell’estate 1990.