Oggi vi raccontiamo di una delle partite più importanti della storia della nazionale scozzese, cioè quando vinse per 3-2 a Wembley, in casa dell’Inghilterra campione del mondo.

Prima però un prologo, visto che la competizione era il Torneo Interbritannico. Si trattava di un torneo amichevole che si svolgeva ogni anno, mettendo a confronto le nazionali di Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord. Era organizzato con un girone all’italiana con partite di sola andata. Chi chiudeva in testa, si portava a casa la coppa. È vero che era un torneo amichevole, ma nonostante questo il trofeo era molto ambito.

L’edizione in questione, quella del 1967, era valevole inoltre anche per le qualificazioni all’Europeo dell’anno seguente, in programa in Italia.

L’ultima partita fra Inghilterra e Scozia sarebbe stata decisiva per l’assegnazione del titolo, in quel 15 di aprile del 1967. Gli inglesi avevano 2 punti di vantaggio sugli scozzesi, pertanto si sarebbero potuti accontantare di un pareggio. Tutto sembrava poco più di una formalità, ma l’imprevedibile era dietro l’angolo. Gli scozzesi, infatti, non mollano mai, soprattutto nello sport, soprattutto nel calcio en el rugby. Inoltre, per loro il calcio è símbolo di rivalsa sociale contro i colonizzatori dei loro territorio, è forse l’unica via per dimostrare al mondo i propri valori nazionali.

La Scozia dominò letteralmente il match. Non ricordiamo queste maglie blu imperversare con tal potenza come quel giorno.  Passata in vantaggio nel primo tempo con un gol in mischia di Law, raddoppiò addirittura a 10 dalla fine con Lennox, chiudendo praticamente il match.  Ma súbito dopo Sir Bobby Charlton accorciò le distanze dopo una gran azione sulla fascia sinistra, e Wembley ruggiva… eccome se ruggiva!

Ma la Scozia contrastava imperterrita a centrocampo gli isterici attacchi inglesi, e ripartiva micidialmente in contropiede. Dopo un miracolo allucinante del portiere inglese su un delizioso cucchiaio di un attaccante scozzese, arrivò il terzo gol di McCalliog, dopo una bella combinazione in area di rigore.

Ma l’Inghilterra incredibilmente non si arrese neanche questa volta, e dopo un solo minuto si portò sul 3-2 con Hurst. Dopo, però, non successe più nulla, mancava troppo poco tempo.

I tifosi scozzesi si riversarono sul sacro prato di Wembley, cantando “Campioni del mondo”. Infatti, da dopo il Mondiale dell’anno prima, nessuna squadra era riuscita a battere i ragazzi di sua Maestà. Addirittura il popolo scozzese, in preda a sintomi di follia calcistica, arrivò a chiamare il Torneo Interbritannico “Campionato non ufficiale del mondo di calcio”.

Che meraviglia il calcio britannico!

Torneo interbritannico