Intervista a Maurizio Bellissimo, fondatore del marchio ABM.

Fondata nel 1981 a Fontevivo, provincia di Parma, ABM è un'azienda italiana specializzata nella produzione di abbigliamento sportivo. A cavallo tra gli anni '80 e '90 diviene un punto di riferimento tra i capi di abbigliamento sportivo arrivando a vestire numerosi club delle massime serie italiana e straniere. Piena espressione del Made in Italy di qualità, la ABM è stata una delle protagoniste del calcio italiano nel periodo della sua più grande espressione. 

Proprio per questi motivi, è un gran piacere per noi intervistare Maurizio Bellissimo, fondatore del marchio ABM e pioniere della produzione di capi sportivi in Italia. Una persona equilibrata ed intelligente che ci aiuterà ad osservare da vicino la storia, le curiosità, il presente ed il futuro di uno dei brand storici della storia del calcio nostrano ed internazionale.


RF: Ciao Maurizio, grazie per essere qui con noi.
MB: Grazie a voi per l'invito.

RF: Come è nata l'idea di creare ABM e cosa significa questo acronimo?
MB: L'acronimo ABM è semplicemente le crasi di Abbigliamento Bellissimo Maurizio. La storia di ABM nasce a Parma da un piccolo negozio di articoli sportivi che forniva i club dilettantistici della zona, così abbiamo incominciato a produrre sempre di più fino all'apertura del nostro primo laboratorio di confezioni.

RF: Le maglie ABM sono iconiche della fine degli anni 80 e 90. Quando hai deciso di diventare sponsor tecnico dei club di Serie A e perché?
MB: E’ stata una conseguenza naturale in quanto già da anni producevamo abbigliamento tecnico per diversi marchi importanti, pertanto, quando è capitata l’occasione, ci siamo presentati sul mercato con il nostro Brand, ABM.

RF: Qual è stato il primo Club con sponsor ABM e come descriveresti l’emozione di vedere il tuo marchio in uno stadio di Serie A?
MB: Il primo club di Serie A a chiudere un accordo con la ABM fu l’Udinese nel 1986 e ricordo che è stata un’emozione molto forte, vedere le proprie maglie nella massima serie italiana è stato motivo di gran vanto.

Udinese 1986
Collovati con l'Udinese nel 1986

RF: Quale Club ti ha reso più entusiasta di essere il suo sponsor tecnico e perché?
MB: Ne ricordo due con particolare affetto: la Fiorentina e il Torino. La Fiorentina perché con la ABM è arrivata in finale  di Coppa Uefa nel 1990 contro la Juventus ed abbiamo avuto l’onore di vestire un giovane campione come Roberto Baggio. Ed il Torino perché con la ABM ha vinto la Mitropa Cup nel 1991 e la Coppa Italia nel 1993.

Fiorentina 1990
Dunga con la Fiorentina nel 1990

RF: Qual è la tua maglia di club ABM preferita?
MB: Per le soddisfazioni date, ti confermo quelle di Fiorentina 1990/1991  e Torino 1992/1993.

Torino 1992-93
Il Torino vincitore della Coppa Italia 1992-1993

RF: Ci racconti la storia della maglia della Lazio “del -9”?
MB: Nella stagione 1986-87 la Lazio, in difficoltà economica, ha rischiato il fallimento. Fallimento evitato con una penalizzazione di 9 punti in serie B. In quell'anno, il partner tecnico della Lazio era Tuttosport, nostro cliente di Roma, che ha pensato bene di far realizzare le magliette a noi della ABM. Le magliette decorate con l'aquila stilizzata hanno riscosso da subito un grande successo.

Lazio 1986-87
Maglia "-9" della Lazio 1986-87

RF: Quando hai deciso di espanderti al di fuori dai confini italiani per sponsorizzare squadre internazionali, e qual è il tuo club preferito fuori dall'Italia?
MB: Tutto è iniziato nel 1989 in Francia con il Cannes, mia squadra preferita fuori dai confini nazionali in quanto vantava tra le proprie file un giovane Zinedine Zidane. Da quel momento siamo cresciuti in Francia vestendo Lille, Nimes Olympic, Anger, poi ci siamo affacciati in Olanda fornendo la SC Hereveen, in Belgio stringendo partnership con KS Bevereen e Royal Olympic Charleroy, in Grecia con Paok Salonicco e in Austria con l’ Admiral Waker. Grande soddisfazione ci ha dato anche la collaborazione con diverse nazionali maggiori come l'Islanda, la Costa d’Avorio ed il Madagascar.

Islanda ABM
Eidur e Arnor Gudjohnsen con la maglia dell' Islanda ABM

RF: Perché hai smesso di lavorare con i club di Serie A e cosa è cambiato nel calcio da quel momento in poi?
MB: Abbiamo smesso semplicemente perché dalla seconda metà degli anni ’90 hanno fatto il loro ingresso nel mercato aziende multinazionali con fatturati di gran lunga più elevati e con possibilità finanziarie differenti dalle nostre.

RF: Come nasce l’idea di far rinascere ABM con i modelli delle maglie che hanno fatto la storia?
MB: Abbiamo risposto alla domanda e ai trends del mercato che le richiedevano. Per noi è stato un piacere poter far vivere nuovamente alcune delle nostre maglie storiche.

RF: Qual è il futuro di ABM nel prossimo decennio?
MB: Siamo un’azienda a conduzione familiare e continueremo a lavorare cosi. Operiamo in un mercato di nicchia che ci dà molte soddisfazioni. La più recente è rappresentata dalla produzione delle maglie della Fiorentina 1989-90 con sponsor Crodino in occasione della collaborazione con Netflix per la realizzazione del lungometraggio “Il Divin Codino”, film in uscita il 26 Maggio di quest’anno sul grande campione Roberto Baggio.

Baggio e Borgonovo maglia Crodino
Roberto Baggio e Stefano Borgonovo nel 1990

RF: Grazie per essere stato qui con noi.
MB: Grazie a voi per l'invito.