La collezione di maglie commemorative di Le Coq Sportif Maradona 1986 è più di una semplice gamma di maglie, felpe e pantaloni slim retrò: è una celebrazione di uno dei momenti più iconici del calcio e un tributo all'eredità di Diego Maradona. La vittoria dell'Argentina ai Mondiali del 1986 è un capitolo importante della storia del calcio e le maglie della squadra argentina sono il simbolo di quel trionfo. Ricreando le maglie di Argentina 86, Le Coq Sportif permette ai tifosi di entrare in contatto con il passato e di onorare la memoria di Maradona.
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Passiamo in rassegna la storia di una delle più grandi leggende del calcio mai viste attraverso le maglie che indossava durante la sua carriera: Diego Armando Maradona. Iniziamo con le maglie indossate con l'Albiceleste, ripercorrendo una parte della storia della maglia della nazionale argentina.
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Il 22 giugno 1986, Diego Armando Maradona decise di passare alla storia, ancora una volta. Si afrontavano nella finale del Mondiale di Messico 86 Argentina e Inghilterra. Maradona lasció scolpiti nella storia due momenti chiave, conosciuti come La Mano de Dios e El Gol del Siglo.
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I Mondiali del 1978 svoltisi in Argentina furono caratterizzati da un brutto ambiente ambiente político. Dal 1976, infatti, il governo era formato dal 1976 da un Regime Militare che combatteva con la repressione física i propri oppositori, in lugubri struttre segrete e mediante torture. Vi ricorderete di sicuro della storia dei desaparecidos.
Il governo del dopo Peron (vecchio presidente) non dava molta importanza alla manifestazione iridata, visto che il generale Jorge Videla non era appassionato di calcio. Grazie all’ammiraglio Emilio Massera, si riconobbe il forte e positivo impatto mediatico e propagandista a favore del Governo Militare che un mondiale organizzato all’insegna della qualità avrebbe potuto dare a livello mondiale.
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La Confederations Cup non era molto seguita in Italia fino al 2009, anno in cui la giocammo per la prima volta, grazie alla vittoria del Mondiale del 2006. Quattro anni fa, l’esperienza non fu molto positiva: gli azzurri vennero eliminati nella fase a gironi da Brasile e USA.
Si tratta di un torneo giovane, infatti la prima edizione si giocò nel 1992, e la FIFA la inventò per le pressioni della fluorescente economia del Medio Oriente. Agli inizi, il nome del torneo era Coppa Re Fahd e le prime tre edizioni si giocarono in Arabia Saudita. La periodicità della Confederations Cup è stata variabile nel suo primo decennio di vita: dalla prima alla seconda edizione passarono tre anni, dalla seconda alla terza solamente due e dal 2005 si celebra ogni quattro anni.
Poco a poco, il torneo guadagnò spessore e credibilità e dal 1997 lo giocano otto nazionali: i campioni di ogni torneo delle Confederazioni FIFA, il campione del mondo in carica e i padroni di casa. Dopo che le prime tre edizioni si giocarono in Arabia Saudita e la quarta in Messico, dal 2001 si celebra nel Paese nel quale si giocherà il Mondiale l’anno dopo.
Se ripercorriamo la storia del torneo dalla primissima edizione del 1992, scopriamo che ci ha offerto momenti indimenticabili e giocatori magnifici: vale la pena quindi ricordare alcuni episodi della competizione.