Siamo alle porte di una nuova edizione della Serie A italiana, quella 2014/15.

Quindi facciamo un excursus su tutte le storie di tutte le squadre che durante la storia hanno concluso imbattute la massima serie.

Iniziamo niente popo di meno che dalla Pro Vercelli, dominatrice dei primi anni della Serie A. I Bianchi vincono 5 scudetti in 6 anni, e il quinto (1912/13) è quello della grande gloria: 19 partite, 17 vittorie, 2 pareggi e 6-0 alla Lazio nella finale nazionale. Alla fine della stagione, nell’amichevole tra Italia e Belgio, 9 azzurri su 11 sono della Pro Vercelli: Giuseppe Milano, Leone, Berardo, Rampini, Corna, Valle, Innocenti, Ara e Felice Milano. L’Italia vince 1-0 e arriva prontamente un telegramma in società: “Pro Vercelli – Belgio 1-0”.

Pro Vercelli 1911-12

 

 

 

 

 

 

 

 

Passiamo poi a un’altra squadra storica degli inizi del nostro calcio, il Genoa Cricket and Football Club, stagione 1922/23. Nel girone B della Lega Nord, i rossoblu pareggiano solo 5 volte, e poi dominano anche il gironcino finale contro Padova e Pro Vercelli. Nella finale contro i campioni del sud, la Lazio, tutto troppo facile. Ottavo scudetto in bacheca.  I protagonisti? Il mitico Ottavio Barbieri, il capitano, De Vecchi, e gli attaccanti Catto e Santamaria.

Genoa 1922-23

Poi arriva il girone único, e le cose si fanno molto più difficili. Neanche il Grande Torino è mai riuscito a chiudere un’annata imbattuto.  Addirittura nella stagione 1955/56 si registra una beffa, protagonista a suo malgrado la grande Fiorentina di Fulvio Bernardini: i viola vincono il loro primo scudetto con 5 giornate d’anticipo, 12 punti di vantaggio sulla seconda (si ricorda che la vittoria da due punti e il campionato è a 18 squadre), 4-0 sulla Juventus a Torino, finale di Coppa Campioni l’anno dopo contro il Real Madrid. Ma… All’ultima inutile giornata arriva propio il Genoa, già salvo ma carichissimo. Vuole difendere il suo record, in tribuna ci sono De Vecchi e gran parte degli eroi di 30 anni prima, vincono 3-1.

Gli anni passano, nessuna squadra riesce a eguagliare il record, poi arriva il Perugia… si il Perugia, una provinciale, ma c’erano Ilario Castagner, il futuro campione del mondo Salvatore Bagni, Vannini, Speggiorin e Della Martira. Il Perugia però in quella stagione 1978/79 non vince sullo scudetto, per colpa della pareggite: 19 X su 30 match. La spunta nel finale il Milan di Liedholm.

Perugia 1978-79

Poi si salta diretti agli anni 90, sinónimo di Grande Milan. Quello di Capello, edizione 1991/92, Maldini, Baresi, Donadoni, Ancelotti, Gullit, Van Basten e Rijkaard. Quel Milan era addirittura senza Coppe Europee, a causa delle Luci di Marsiglia dell’anno precedente. Beh, 56 punti, 22 vittorie e 12 pareggi. Solo la sconfitta con la Juve in Coppa Italia evita le zero sconfitte stagionali.

Milan 1991-92

Con l’avvento dei tre punti le piccole cominciano a giocare a viso aperto, e quindi incominciano a vincere anche contro le grandi. Ciò, sommato al fatto che il campionato diventa a 20 squadre, rende veramente molto difficile chiudere il campionato imbattuti.

Ci riesce la prima Juventus di Antonio Conte, campionato 2011/12, caso strano nella stagione in cui non gioca le coppe europee, un po`come il Milan di Capello. Certo la Juve ha Buffon, Pirlo, Marchisio, Vucinic e la rivelazione Vidal, ma tantissimi scontri diretti sono stati recuperati propio nell’ultima mezz’ora (un esempio, il gol di Matri a San Siro contro il Milan, dopo la svista di Tagliavento che non vede il famoso gol fantasma di Muntari). Quindi, nonostante i 14 pareggi del girona d’andata, lo scudetto ritorna a Torino dopo quel famoso 2006 di Calciopoli: fondamentali i 31 punti fatti nelle ultime 11 partite. Unico neo, la finale di Coppa Italia persa contro il Napoli (2-0 Cavani e Hamsik), che ha impedito ai bianconeri di non perdere neanche una partita nella stagione, cosa fino ad ora mai successa a nessuno.

Arturo Vidal

Ed ora pronti con questa nuova Serie A, non tanto romantica, non tanto bella, ma che ci regalerà comunque bei momento. D’altronde, sempre di calcio stiamo parlando. 

Fonte: Calcio Romantico