Se pensiamo alla nazionale di calcio italiana pensiamo alle 4 Coppe del Mondo in bacheca e un Europeo, pensiamo ad alcune grandi leggende conosciute in tutto il mondo, pensiamo all'indiscutibile ed elegante maglia azzurra, al catenaccio, pensiamo che l'Italia ha raggiunto quasi sempre le fasi finali dei tornei internazionali.
Ed è proprio di questo che vogliame parlare: faremo un resoconto della storia una nazionale che ci ha regalato tante gioie e così tanti mal di testa agli avversari.

Gli inizi della nazionale di calcio italiana risalgono al 1910 quando sconfissero la Francia con un potente 6-2. A livello di campionati internazionali giocarono alle Olimpiadi del 1920, 1924 e 1928. In queste ultime Olimpiadi l'Italia ottene il suo miglior risultato raggiungendo le semifinali. Da questo momento in poi la storia sportiva e politica dello stivale saranno strettamente connesse. Negli anni '30, l'Italia vince la prima Coppa del Mondo, ai Mondiali del 1934. In questo momento nella penisola il Fascismo sta imperversando e Mussolini è al potere. L'Italia si ripete ai Mondiali del 1938 e ai Giochi olimpici del 1936. Ad architettare questi trionfi è un allenatore eccezionale: Vittorio Pozzo.

Nazionale italiana Italia Francia 1910

Nazionale italiana del 1910, Amichevole Italia-Francia

Con la seconda guerra mondiale si crea un vero e proprio vuoto sportivo e calcistico. Anni di sconvolgimenti politici e la creazione della Repubblica italiana nel 1946, fanno sí che lo sport passi in secondo piano. Per questo bisogna aspettare gli anni '60 per vedere gli Azzurri tornare ai fasti di un tempo. 



Per ricordare le prestazioni dei decenni successivi, passiamo in rassegna le sue vittorie, e i piazzamenti nei vari tornei a cui ha partecipato: Mondiali, Europei e Olimpiadi.


RISULTATI SIGNIFICATIVI DELLA NAZIONALE ITALIANA DI CALCIO IN COPPA DEL MONDO, CAMPITONATI EUROPEI E GIOCHI OLIMPICI:

MONDIALI:

Coppa del Mondo 1934 in Italia: campione

Coppa del Mondo 1938 in Francia: campione

Mondiali Messico '70: secondo posto

Mondiali Argentina '78: quarto posto

Mondiali Spagna '82: campione

Mondiali Italia '90: terzo posto

Mondiali USA '94: secondo posto

Mondiali Francia '98: quarti di finale

Mondiali 2002 Corea del Sud Giappone: ottavi di finale

Mondiale Germania 2006: campione

Italia campione Mondiale 1982

Mundial '82: Italia Campione del Mondo al Mondiale di Spagna '82


EUROPEI:

Euro 1968 in Italia: campione

Euro '80 in Italia: semifinalista

Euro '88 in Germania: semifinalista

Euro 2000 Belgio e Paesi Bassi: secondo classificato

Euro 2008 Austria e Svizzera: quarti di finale

Euro 2012  Cup Polonia e Ucraina 2012: secondo classificato

Euro 2016 in Francia: quarti di finale


OLIMPIADI:

1920 Olimpiadi di Anversa: quarti di finale

Giochi olimpici Parigi 1924: quarti di finale

Olimpiadi di Amsterdam del 1928: medaglia di bronzo

Giochi olimpici di Berlino 1936: medaglia d'oro

A partire dal 1948, le competizioni di calcio delle Olimpiadi furono giocate da giocatori non professionisti di categorie amatoriali.


LEGGENDE DEL CALCIO ITALIANO
I calciatori italiani che hanno fatto la storia

Quali sono i migliori calciatori italiani della storia? Chi sono le leggende del calcio italiano che rimangono nella mente dei tifosi?

Rivediamoli insieme:

Gigi Riva, nato nel 1944, fu un leggendario attaccante degli anni 1960. La sua grande impresa è che, essendo così forte e considerato uno dei migliori attaccanti della seconda metà del 20° secolo, rimase per tutta la sua carriera nel club che lo ha visto crescere: il Cagliari. In particolare dal 1962 al 1976, il club sardo entrò a far parte dei grandi del campionato italiano. Con Gigi Riva il Cagliari compie l'impresa di vincere il suo unico Scudetto. Con questa squadra Riva ha vinto il titolo di capocannoniere della Serie A italiana per tre stagioni: 1966/1967, 68/69 e 69/70.
In Nazionale ha vinto l'unico Campionato Europeo della storia degli Azzurri: Euro '68, segnando un gol in finale. Partecipò ai Mondiali del 1970 in Messico, dove divenne una stella mondiale per il suo gioco e i suoi gol sebbene in finale la squadra italiana non riuscì a conquistare la vittoria contro quello che era forse il Brasile più forte della storia, quello di Pelé, Rivelino e Carlos Alberto. Gigi Riva, detiene il record per il miglior marcatore nella storia della squadra italiana con 32 gol in 42 partite. Fu soprannominato, Rombo di Tuono, per le traiettorie che partivano dal quel mancino micidiale e che, normalmente, finivano in rete.

Gianni Rivera, nato nel 1943 ad Alessandria, è uno dei grandi calciatori italiani della storia. Ha iniziato la sua carriera nel club nella sua città natale, dove ha giocato due stagioni, ma dedica tutta la sua carriera all'AC Milan, dal 1963 al 1979, dove ha contribuito alla vittoria delle prime due Coppe Campioni nel 1963 e nel 1969. Dopo questo secondo trionfo europeo Rivera vince il Pallone d'Oro nel 1969. Un Pallone d'Oro con una forte carica simbolica essendo il primo di un giocatore italiano ad ottenerlo. Per questo motivo, è considerato uno dei migliori giocatori nella storia del calcio italiano. In nazionale, come il suo compagno di squadra Gigi Riva, partecipò al trionfo della nazionale italiana agli Europei del 1968 che si disputarono in casa, così come nella Coppa del Mondo del 1970 in Messico, dove segnò il gol della vittoria in semifinale nei supplementari della partita che è considerata una delle partite più importanti della storia dei Mondiali contro la Germania, la cosiddetta partita del secolo. Il Bambino d'Oro, uno dei migliori 10 della storia, era un ottimo regista della squadra, aveva occhi dappertutto, il suo gioco era lento, razionale ed elegante. L'allenatore del Milan Nereo Rocco disse che poteva trasformare qualsiasi situazione, è stato un vero genio.

Paolo Rossi, nato nel 1956, fu l'attaccante italiano degli anni '70 e '80 per eccellenza. A differenza dei suoi precedenti colleghi, era un esperto del campionato italiano per aver giocato in diverse squadre; Como, Vicenza, Perugia, Juventus, Milano e Verona. Ma fu alla Juventus che sviluppò il suo pieno potenziale calcistico dal 1981 al 1985 vincendo due scudetti, una Coppa Italia e una Champions League tra gli altri titoli. Come giocatore della Juventus vinse il Pallone d'Oro nel 1982. È l'anno dei suoi più grandi successi, l'anno del Mundial '82 e di "Pablito", da quel momento suo soprannome per tutta la vita. Impossibile non fare menzione dei tre gol segnati al Brasile nella seconda fase del campionato e il primo gol della finale contro la Germania federale. Goal che gli faranno vincere la Scarpa d'Oro come capocannoniere della competizione con 6 goal. Ha anche partecipato all'età di 21 anni ai Mondiali dell'Argentina 78 dove l'Italia era al quarto posto grazie, tra l'altro, a 3 gol di Rossi. Ha anche partecipato ai Mondiali del 1986 in Messico, a dimostrazione del fatto che fu un giocatore temibile anche fuori dalla penisola italiana. Un giocatore molto abile, veloce, sempre ben posizionato, molto attento a qualsiasi errore dei suoi avversari di reparto e con un grandissimo fiuto del gol. 

Paolo Maldini, nato nel 1968, è senza dubbio il miglior difensore nella storia del calcio italiano. Leggenda del Milan, ha trascorso tutta la sua carriera con la squadra rossonera - dal 1985 al 2009. Il Capitano rossonero, è il giocatore con più partite giocatore nella storia della squadra milanese. Figlio del grandissimo Cesare Maldini, Paolo prese il testimone e ora i suoi figli vogliono proseguire la dinastia. A Milano ha vinto tutto: cinque Champions League, le prime nel 1989 e 1990 sotto la guida di Sacchi e l'ultima nel 2007. Per lui anche sette Scudetti. In Nazionale iniziò nel 1988 e fu capitano per 76 delle 126 partite in cui indossava la maglia azzurra. Giocò ai Mondiali del 1990, 1994, 1998 e 2002, ma non riuscì a realizzare il suo sogno di vincere un Mondiale. Non riuscì nemmeno a vincere un Campionato Europeo con gli Azzurri, partecipando a Euro 1988, Euro 1996 ed Euro 2000. Di tutte queste partecipazioni segnaliamo il secondo posto nella Coppa del Mondo del 1994 negli Stati Uniti, dove l'Italia raggiunse la finale contro il Brasile di Romario e Bebeto, ma perse ai rigori. Agli Europei in Belgio e nei Paesi Bassi del 2000 l'Italia perse la finale contro la Francia di Zidane, Deschamps e Thierry Henry. Tra le molte distinzioni segnaliamo la sua inclusione nell'undici ideale della rivista World Soccer. E alla fine il Milan ha ritirato il numero 3 dalla maglia in suo onore, maglia che potrà essere indossata solo da un altro Maldini qualora la meriti. Da terzino sinistro si appropriava di tutta la sua corsia, con professionalità ed eleganza, la sua sicurezza era tale da permettergli anche di attaccare. Il suo gioco, la sua forza e la sua personalità hanno completamente cambiato il modo di vedere una posizione che nel calcio, prima di Maldini, non aveva tutta questa importanza. Insieme a Costacurta, Baresi e Tassotti fece parte di quella che per molti è la miglior difesa della storia del calcio.

Roberto Baggio, nato nel 1967, è considerato probabilmente il miglior numero 10 nella storia del calcio italiano. Il Divin hagiocato con diverse squadre italiane a partire dal 1983 a Vicenza, passando per la Fiorentina per cinque stagioni, poi alla Juventus dove ha giocato cinque anni e ha vinto lo scudetto nel 1995, al Milan, dove ha trascorso due stagioni dove ha contribuito a vincere la Seria A, a Bologna una stagione, e all'Inter, dove è rimasto per altre due stagioni, terminando la sua carriera nel 2004 a Brescia dopo aver trascorso quattro stagioni. In quest'ultima squadra hanno ritirato la maglia con il numero 10 in suo onore. Per quanto riguarda la sua partecipazione ai Mondiali, la squadra italiana ha potuto contare sulla sua partecipazione ai Mondiali del 1990 e quelli della 1994 insieme a Maldini, con l'errore ai calci di rigore che tutti ricordiamo. Giocò anche ai Mondiali del 1998. Come il suo connazionale Maldini, non ha potuto vincere un titolo mondiale o europeo. Tuttavia, ha segnato 27 gol in 56 partite, il quarto miglior marcatore azzurro di sempre. Il suo anno d'oro è stato il 1993, dove vinse la Coppa UEFA e il Pallone d'Oro nel 1993 con la Juventus. Era il campione e il fantasista della nazionale italiana degli  anni '90, precursore di Totti e Del Piero. Era un giocatore versatile, che si ricorda non per i suoi titoli ma per i suoi momenti brillanti, come il gol contro la Cecoslovacchia nella Coppa del Mondo del 1990. La sua velocità, i suoi dribbling, il suo controllo con la palla attaccata ai piedi, i suoi colpi geniali, il suo gioco anarchico sul campo con i suoi cambi di ritmo o idea di gioco. Ma soprattutto la sua forza di rialzarsi ogni volta, nonostante gli infortuni che lo hanno tormentato sin dagli inizi. Quando Baggio prendeva la palla, non ce n'era per nessuno. 

Roberto Baggio Italia Cecoslovacchia 1990

Italia '90: Goal di Roberto Baggio alla Cecoslovacchia



Le maglie storiche della nazionale italiana sono divise di grande eleganza. Ti invitiamo a visitare la sezione delle maglie storiche dell'Italia su Retrofootball®. Puoi fare un tour delle maglie storiche d'Italia con il suo caratteristico colore azzurro della Casa Savoia, la Casa Reale che ha partecipato all'unificazione della nazione italiana, e lo stemma della bandiera italiana nel cuore.

Italia Mondiali 1970 Messico '70

L'Italia del 1970, Mondiale Messico '70

Puoi iniziare con la maglia vintage dell'Italia 1968-1970 quando la squadra italiana vinse il campionato europeo del 1968, continuando con la seconda maglia della Coppa del Mondo del 1982, una polo bianca con i colori della bandiera italiana sul collo e sulle maniche corte o la maglia retro dell'Italia ai Mondiali del 1990. Ogni maglia riporta alle giocate delle leggende che le hanno indossate nelle competizioni internazionali, onorandola e contribuendo al mito della Maglia Azzurra.

Magliette senza tempo che non passeranno mai di moda per rivivere i colori della storia del calcio italiano sulla tua pelle.